Come il mare in un bicchiere di Chiara Gamberale

AUTORE: Chiara Gamberale
ANNO: 2020
PAGINE: 117
“In me sto bene
come il mare in un bicchiere
ma se sono confinato in questo calice
qualcuno mi può bere”
Un breve quaderno di appunti ricco di riflessioni e pensieri, usciti prepotentemente allo scoperto nel periodo del lockdown imposto dalla pandemia da Coronavius. Questa volta, Chiara Gamberale non ci propone uno dei suoi romanzi, qui è la scrittrice in prima persona ad annotare ciò che le passa per la mente nel periodo più duro che siamo stati tutti chiamati ad affrontare in questo particolarissimo 2020.
Non si tratta però, come tiene a precisare l’autrice, di un diario della sua quarantena ma piuttosto di una raccolta di riflessioni su un disagio vissuto alla luce del Coronavirus.
“Non ho mai sopportato che delle persone con un certo tipo di problemi si dica, fuori di testa. Semmai è il contrario. Stare male significa essere prigionieri della propria testa, barricati in un bunker dove forse speravamo di difenderci da una qualche guerra e invece ci ritroviamo nel focolaio più pericoloso di un’altra guerra, senza possibilità di tregua. Persone semmai dentro di testa, quindi, quelle che smarginano.”
Chiara in quel “Dentro di testa” ci era finita di nuovo, poco prima che iniziasse il lockdown forzato. I problemi della quotidianità avevano fatto centro, portando l’autrice in un vortice di emozioni dove il “là fuori”, le relazioni, la vita di ogni giorno, avevano inferto i loro colpi più pesanti. Poi, all’improvviso, la pandemia, la quarantena, la solitudine. E così è iniziata un’altra storia.
I suoi migliori amici, quelli che lei chiama “Gli Animali dell’Arca senza Noé”, vivono la pandemia ognuno a proprio modo, sorprendendo per reazioni tra loro diverse. C’è chi vive una tragedia personale ma riesce a trarre il meglio dalla chiusura forzata, c’è chi invece si adagia in maniera incredibile nella solitudine adattandosi fin troppo bene a una situazione mai vissuta prima.
E allora ci si chiede se doveva ammalarsi il mondo per arrivare alla guarigione di noi stessi. Chiara scopre all’improvviso chi davvero conta nella sua vita, pensando a tutte quelle persone che prima frequentava volentieri ma che in quarantena non aveva più voglia di sentire. Senza dimenticare tutti gli appuntamenti, impegni e interviste programmate prima dell’emergenza Covid-19 e poi annullate: il senso di sollievo provato nel cancellare quegli eventi fa comprendere quante cose abbiamo sempre fatto contro voglia senza nemmeno accorgercene.
E così il disagio scompare, determinati rapporti migliorano e ci si accorge che la tragedia che abbiamo vissuto ha generato una consapevolezza nuova.
Tutti dentro per uscire dal nostro “Dentro di Testa”
L’espressione “Dentro di Testa” utilizzata da Chiara Gamberale riesce a rappresentare perfettamente la condizione di solitudine e agitazione generata nei cosiddetti soggetti “fuori di testa”, inesorabilmente intrappolati all’interno del loro cervello, senza possibilità di fuga. Una condizione delicata che in situazioni di emergenza straordinaria, come nel caso del Covid-19, sale prepotentemente a galla fornendo nuove visioni e interpretazioni della vita.
La chiusura forzata, la distanza dai propri cari, la libertà pesantemente ridimensionata, all’improvviso. Una situazione mai vissuta prima che forse si pensava, stupidamente, ci avrebbe reso migliori e che invece ci ha portato ad essere esattamente quello che eravamo prima.
“Come il mare in un bicchiere” non si nutre di già udite banalità su quanto il Coronavirus abbia cambiato noi stessi e il nostro modo di rapportarci al mondo. Qui parliamo di qualcosa che va oltre. Un senso di realizzazione potente dove il “Qui Dentro” a cui siamo stati confinati è stato la culla di una serie di importanti riflessioni su cosa vogliamo davvero. L’assenza di determinate situazioni o persone ci ha portato inevitabilmente a riflettere e a guardare tutto da un’altra prospettiva. Mentre il “Dentro di Testa” si è fatto più lieve.
L’autrice: Chiara Gamberale
Chiara Gamberale (Roma, 27 aprile 1977), è una scrittrice e conduttrice radiofonica e televisiva. Attualmente collabora con il quotidiano La Stampa e con le riviste Io Donna, Donna Moderna e Vanity Fair.
Tra i suoi romanzi più importanti ricordiamo:
Le luci nelle case degli altri
L’amore quando c’era
Per dieci minuti
L’isola dell’abbandono